Questa settimana vi portiamo alla scoperta di una supercar americana, aggressiva in ogni tratto e con una storia che inizia a partire dagli anni 50, più precisamente nel 1953. Si tratta della Chevrolet Corvette Stingray, la vettura stradale più veloce e potente prodotta dalla casa di Detroit dal 2013, anno del suo lancio. Molti di voi probabilmente si chiederanno come mai abbiamo incluso questa vettura tra le supercar, visto che si tratta di una tipica Muscle Car americana. Le prestazioni e le caratteristiche del suo poderoso V8 sono il principale motivo di questa scelta. Con i suoi 466 cv, la Corvette Stingray ha tutte le carte in regola per essere contemplata nell’Olimpo delle automobili, tra le supercar.

DESING – La linea esterna è del tutto nuova rispetto al passato, anche se ricorda qualche tratto della C6, la vettura che sostituisce. La carrozzeria è affilata e sportiva. La parte anteriore è molto bassa: il frontale è caratterizzato da una grande bocca centrale come se la C7, nome in codice dell’americana giunta appunto alla settima serie, fosse affamata d’aria. I fari sono a led ed hanno un disegno moderno. Lo spoiler inferiore e le profonde nervature sul cofano migliorano l’aerodinamica e la rendono più aggressiva. Lateralmente la Corvette Stingray appare semplice ma dinamica: la linea del cofano anteriore prosegue verso il posteriore terminando nello spoiler alla fine della coda. Una profonda nervatura nella parte bassa delle portiere delinea una minigonna che incanala l’aria verso il posteriore. I passaruota marcati, la presa d’aria dietro alle ruote anteriori ed i montanti inclinati del tetto danno dinamicità alla carrozzeria. Purtroppo è sparito il lunotto posteriore ricurvo, simbolo della precedente versione. La coda tronca dice addio alla fanaleria ovale: i fari ora sono a led, dalla forma squadrata e si sviluppano in profondità, attribuendogli un caratteristico aspetto a 3 dimensioni. La parte inferiore è snellita da un ampio inserto in nero lucido oppure in fibra di carbonio (optional). Aggressivi e non convenzionali i 4 terminali di scarico centrali. Se tutti questi muscoli non vi bastano potete optare per la Z06, una versione più cattiva derivata direttamente da quella usata nelle corse automobilistiche. La carrozzeria è più larga di 5,6 cm davanti e di 8 cm nel posteriore. L’aerodinamica già perfetta è stata migliorata grazie all’ampio splitter anteriore, le minigonne laterali e lo spoiler più grande sulla punta della coda. Inoltre debuttano nuove prese d’aria e sono state maggiorate quelle esistenti per ottimizzare il raffreddamento del motore, dei freni e della trasmissione. Sia per la Stingray sia per la Z06, i cerchi anteriori misurano 19 pollici mentre quelli posteriori 20 pollici (la Z06 monta pneumatici più larghi). Per chi desiderasse viaggiare col vento tra i capelli è stata sviluppata anche una versione Convertible, identica alla coupé nei due allestimenti Stingray e Z06 (non bisogna dimenticare che la coupé è dotata di un tettuccio rigido asportabile). La capote è in tela e si può aprire e chiudere fino a 50 km/h in pochi secondi.

INTERNI – L’abitacolo è curato ed accogliente. La plancia sembra avvolgersi attorno al guidatore: al centro spicca uno schermo a sfioramento col quale si possono gestire il navigatore, il climatizzatore ed il sistema multimediale MyLink. Il cruscotto è dotato di 3 quadranti analogici e di uno schermo da 8 pollici sul quale sono riportate le informazioni ed i parametri che più si desiderano tenere sotto controllo durante la guida. Particolare attenzione è stata dedicata alla scelta dei materiali: si dispone di rivestimenti in morbida pelle o camoscio ed inserti in alluminio o in fibra di carbonio. Questo deciso salto di qualità rispetto al passato è stato necessario per attribuire alla C7 tutto il pregio che merita e per essere più attraente agli occhi degli europei, abituati alle finiture impeccabili delle auto tedesche.

MOTORI E MECCANICA – La Corvette Stingray monta un V8 a benzina da 6,2 litri con 466 cv e 630 Nm di coppia. La Z06 invece è un mostro da 659 cv e 861 Nm di coppia, ottenuti grazie all’utilizzo di un compressore volumetrico che spreme a fondo il motore, che le permettono di scattare da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi. Per risparmiare carburante, anche se non è uno dei principali problemi di chi sceglie di acquistare questo bolide, è stato installato un sistema che disattiva metà dei cilindri quando non serve troppa spinta, portando il consumo medio intorno ad 8 km con un litro. Il cambio è un manuale a 7 marce che regala cambiate decise ma non brusche grazie all’Active Rev Matching, un sistema che adegua la velocità di rotazione del motore in base alla marcia che si vuole inserire non appena si tocca la leva del cambio. Per la Z06 è disponibile anche il sequenziale ad 8 rapporti. Stando alle dichiarazioni dei tecnici della Chevrolet, questo cambio automatico è più veloce di qualche centesimo rispetto al PDK della Porsche 911, una delle sue dirette rivali. La C7 ha perso notevolmente peso rispetto alla C6: il telaio in alluminio ha reso possibile un taglio di circa 45 kg. Il cofano ed il tetto inoltre sono in fibra di carbonio mentre la carrozzeria è in materiale composito (parafanghi e portiere), diminuendo così il peso complessivo di altri 17 kg. I suoi 1600 kg sono distribuiti equamente al 50% sui due assi. La rigidità è aumentata grazie al nuovo telaio, migliorando il comportamento su strada. La tecnologia abbonda: le sospensioni di ultima generazione sono a controllo magnetico (Magnetic Ride Control) e si regolano automaticamente in base alla modalità di guida selezionata, grazie alla presenza di un fluido idraulico attivato da un campo elettromagnetico. Il Drive Mode Selector permette di scegliere l’assetto e la riposta dello sterzo, del cambio, del controllo di trazione e del rombo dello scarico. Sono disponibili 5 modalità di guida: Tour, Weather, Eco, Sport e Track. La Z06 ha di serie freni carboceramici targati Brembo che garantiscono una frenata ottimale a qualunque velocità e pneumatici Michelin Pilot Super Sport Cup, optional per la Stingray “normale”.

Questa vettura, uno dei simboli delle Muscle Car americane, è stata finemente progettata e costruita, tanto da essere riconosciuta come una vera e propria supercar. Mantenendo i muscoli ed i tratti tipici dello stile d’oltreoceano, la Chevrolet Corvette Stingray ha saputo affascinare gli europei, ampliando il suo mercato ed incrementando notevolmente le vendite. Le sue dirette rivali sono le Porsche e le Ferrari. Il prezzo? Parte da circa 83.000 euro per la coupé (120.000 circa per la Z06) e 88.000 euro per la Convertible. Un ottimo rapporto qualità prezzo date le prestazioni e la tecnologia che monta questa vettura. Se volete distinguervi e vi piace l’impostazione delle sportive americane, questa è l’auto adatta a voi. Non vi deluderà e non vi stancherà mai.

Andrea Franchini

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