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Mazda 6: la giapponese si perfeziona

La Mazda 6 si aggiorna in vista del 2017. La versione berlina e quella station wagon, ordinabili a partire da ottobre, si migliorano non tanto nell’estetica ma sotto la carrozzeria.

Mazda 6 2016 Front2DESIGN Gli esterni non subiscono modifiche. Il frontale resta caratterizzato dalla grossa griglia centrale unita da un profilo cromato ai fari con luci a led. Il passaruota anteriore marcato movimenta la fiancata e slancia la carrozzeria, mentre nella parte posteriore un accenno di spoiler sul portellone delinea la corta coda. Sia la berlina sia la station wagon, quest’ultima più blasonata dal mercato italiano, sono complessivamente filanti e sinuose, dalle linee morbide ma moderne.

Gli interni hanno subito leggere modifiche. L’intervento principale riguarda l’insonorizzazione: le nuove guarnizioni delle portiere, la maggior qualità dei materiali ed un assemblaggio più preciso isolano l’abitacolo in modo migliore rispetto al passato. Al centro della plancia spicca un nuovo schermo multifunzione da 4,6 pollici dalla grafica più moderna e di facile lettura. Il volante ha un disegno più squadrato ed integra i comandi rapidi per gestire la radio ed il navigatore. Sopra al cruscotto debutta l’head-up display, utile durante la guida per tenere sotto controllo i parametri principali della vettura e le indicazioni del navigatore senza distogliere lo sguardo dalla strada.

Mazda 6 2016 EngineMOTORI E MECCANICA – 3 i motori disponibili, 2 a benzina ed 1 a gasolio (probabilmente alcuni non saranno inseriti nel listino italiano). I primi sono il 2 litri da 145 o 165 cv ed il più potente 2,5 litri da 192 cv. L’unico propulsore diesel montato sulla Mazda 6 è il 2,2 litri da 150 o 175 cv abbinato al Natural Sound Smoother, un sistema che riduce le vibrazioni ed il rumore prodotto dal motore grazie a dei cuscinetti posizionati intorno ad esso. Il cambio di serie è manuale a 6 rapporti, ma sarà possibile ordinare anche quello automatico.

La sicurezza fa grandi passi avanti grazie alla tecnologia. Alcuni dei nuovi sistemi disponibili saranno il G-Vectoring Control, visto per la prima volta sulla Mazda 3, che ripartisce la coppia alle ruote motrici in base alle forze che agiscono sulla vettura favorendo così la stabilità e l’aderenza all’asfalto, il Traffic Sign Recognition che legge i segnali stradali riportandoli su uno schermo al centro del cruscotto ed è abbinato ad avvisi sonori che scattano col superamento dei limiti di velocità, il cruise control adattivo e per finire l’Advanced Smart City Brake Support, ovvero la frenata d’emergenza assistita dotata di una telecamera in grado di riconoscere anche i pedoni.

Si tratta per lo più di piccoli ritocchi ed accortezze che collocano la Mazda 6 ai vertici della sua categoria, dove sono insediate da molto tempo le tedesche Audi, BMW e Mercedes alle quali la giapponese non ha niente da invidiare. Prezzi a partire da circa 30.000 euro.

Andrea Franchini

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